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Le streghe di Manningtree

gennaio 18, 2024

di A.K. Blakemore

Libro del mese di febbraio 2024 (n.176)

Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse; soprattutto alcune di loro, che vivono ai margini della comunità: le anziane, le povere, le non sposate, quelle dalla lingua affilata. In una casupola sulle colline abita la giovane Rebecca West, figlia della vedova Beldam West, «donnaccia, compagna di bevute, madre»; tra un espediente e l’altro Rebecca trascina faticosamente i suoi giorni, oscurati dallo spettro incombente della miseria e ravvivati soltanto dall’infatuazione per lo scrivano John Edes. Finché, a scombussolare una quotidianità scandita da malelingue e battibecchi, in città non arriva un uomo: Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, che si mostra fin dal principio molto curioso. Il suo sguardo indagatore si concentra sulle donne più umili e disgraziate, alle quali comincia a porre strane domande. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e inizia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più incalzante…
Le streghe di Manningtree è la storia di una piccola comunità lacerata dalla lenta esplosione del sospetto, in cui il potere degli uomini è sempre più illimitato e la sicurezza delle donne sempre più minata. Il primo romanzo di A.K. Blakemore, premiato in patria come miglior esordio dell’anno, sostenuto da una scrittura magistrale e pervaso di atmosfere vivide, è un libro emozionante e viscerale che ha rivelato un nuovo, straordinario talento.

«Non è solo il miglior romanzo d’esordio che io abbia letto da anni, è il miglior romanzo storico che io abbia letto dai tempi di Wolf Hall».
Sandra Newman

«Ho adorato questo esordio: affascinante, avvincente, sconvolgente. Blakemore cattura in maniera indimenticabile la vergogna della povertà e dell’abbandono sociale e l’intrigante minaccia costituita dalle donne lasciate sole, ma unite, in un romanzo che trasporta il lettore nel mondo di coloro che la Storia ha cercato di rendere muti».
Megan Nolan

«Un esordio eccezionale. Riconosciamo queste donne – i loro desideri, le loro paure e la loro rabbia – perché, sembra suggerire il romanzo, non c’è molto che ci separi da loro, dopotutto».
«The Observer»

«Una lingua di una bellezza irresistibile. Le streghe di Manningtree si avventura in luoghi oscuri, ma lo fa portandosi dietro un pugnale ingioiellato. Un libro che appartiene ai perseguitati. In queste pagine, in tutto il loro ordinario splendore, quelle donne possono finalmente vivere».
«The Guardian»

A. K. Blakemore

Autore, poeta e traduttore inglese

Amy Katrina Blakemore (nata nel 1991) è un’autrice, poetessa e traduttrice inglese.

Vita e carriera

Blakemore è nato a Londra nel 1991. Ha studiato lingua e letteratura all’Università di Oxford. Ha pubblicato due raccolte di poesie full-length, un romanzo e un manifesto di un poeta, oltre a tradurre il lavoro del poeta del Sichuan Yu Yoyo e contribuire a varie pubblicazioni e raccolte letterarie.

Premi e riconoscimenti

All’età di 15 anni, ha fatto pubblicare la sua poesia Peckham Rye Lane sul London Evening Standard. Blakemore è stato Foyle Young Poet of the Year nel 2007 e nel 2008. È stata insignita del Premio Melita Hume 2014 che le ha portato a pubblicare la sua prima raccolta full-length di poesie Humbert Summer. Nel 2017, la Società di Poesia l’ha invitata a scrivere un “manifesto di poesia”, che ha chiamato “Il fiore è per sempre il mio capitano”. È apparsa al Greenbelt Festival nel 2018. La sua seconda raccolta di poesie, Fondue, ha ricevuto il Premio Ledbury Forte 2019. Il romanzo d’esordio di Blakemore The Manningtree Witches ha vinto il Desmond Elliott Prize 2021.

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